Wergio's Arcade Cabinet

Spesa totale dell'opera: circa 60 euro + svariate ore di lavoro :-)

Com'è iniziato...

La mia passione per i videogiochi ha radici antiche ed è senza dubbio partita alla fine degli anni '80 nelle allora affollate sale giochi... col passare del tempo sempre meno frequentate, ma che hanno lasciato in me un ricordo indimenticabile!

Ai giorni nostri la tecnologia permette di emulare agevolmente le macchine del passato compresi gli arcade da sala, però il vero "traguardo" per un nostalgico come me è sempre stato avere un cabinato con l'emulatore direttamente a casa!!!

Nonostante ci pensassi già da parecchio tempo la scintilla è scoccata nel dicembre 2004 quando, quasi per caso, mi imbattei in un deposito a cielo aperto di cabinati arcade (anche volgarmente detti "cassoni"!), li avevo cercati per anni e poi li trovo per caso, vicino a casa mia, incredibile!!! Non potevo certo perdere l'occasione, cosi' vado dal titolare e chiedo se per caso qualcuno dei cabinati era in vendita, e con mio sommo stupore scopro che erano tutti destinati al macero, o al massimo ad essere spediti nei paesi dell'est se andava bene... quindi mi accordo col titolare per prenderne uno per la cifra stracciata di 50 euro!!!

Facendomi strada fra rottami di cabitati semidistrutti ne trovo finalmente uno in buone condizioni, si tratta di un modello non troppo robusto (in legno trucciolare) ma ben dotato: monitor 28", 2 joystick di buona fattura e 4 bottoni per ogni giocatore, niente male!! Provo ad accenderlo e vedo che funziona perfettamente, il gioco è Tekken3 e forse il motivo per cui era stato scartato era che le viti che sostenevano il monitor si erano stroncate facendolo pendere da un lato... nessun problema, lo sistemo temporaneamente con un paio di viti e lo carico nella station-wagon di mio padre (ci sta dentro di precisione!). Giunto a casa scarichiamo con un po' di fatica il cabinato (accidenti se pesa! sarà il monitor gigantesco!!) e procediamo al fissaggio del monitor pendente, l'operazione non è facile ma dopo una serata spesa a trapanare, imbullonare ed avvitare riesco con l'aiuto di mio padre a fissare il monitor in modo stabile senza creare difetti all'estetica del cabinato. Il grosso della fatica fisica era stato fatto, ora mancava la parte tecnica che mi avrebbe tenuto occupato i prossimi giorni!



Fig 1 e 2: Ecco come si presentava il cabinato dopo la sistemazione del monitor (sembra praticamente nuovo), l'unico problema era la mancanza della testata in alto ma si trattava di una cosa da poco...

Dopo essermi documentato su internet sono passato all'azione:

1 - Pulizia e considerazioni iniziali

Ho ripulito per bene il cabinato (era stato all'esterno coperto solo da un telone chissà per quanto, e si vedeva!!!) con l'ausilio di detergenti per legno e per pavimenti, ho smontato e rimontato tutti i pezzi possibili per pulirlo più a fondo facendo molta attenzione a non toccare il monitor (non so se lo sapete, ma ci sono parecchi volt sui monitor arcade, anche da spenti e scollegati dall'alimentazione, anche dopo parecchie ore, quindi non si scherza... pericolo di morte, occhio!!!)

Ho poi tolto la scheda arcade, come anticipato si trattava di Tekken3 su board Namco System12 e interfaccia Jamma, la prima decisione da prendere era se preservare il cablaggio originale utilizzando delle schede di conversione PC-Jamma oppure rifare il cablaggio sfruttando un "keyboard hack"; considerato che non sono molto portato per l'elettronica e dopo un rapido sguardo ai prezzi di interfacce commerciali (tipo JPAC) o keyboard encoder la decisione è caduta inevitabilmente sulla seconda ipotesi!!! (si sono tirchio lo ammetto!!! :-P)

Fig 3 : La scheda Jamma di Tekken3, il gioco non è gran che ma lo terrò per ricordo :-P

2 - Monitor Arcade

Ho aperto lo scompartimento del monitor ed ho constatato che si trattava di un Polo Hantarex 28", casa produttrice italiana, buon monitor a quanto si dice in rete, viste le dimensioni speravo fosse almeno un 25KHz ma alla fine si è dimostrato essere un classico 15KHz, non male cmq, i colori sono nitidi e brillanti! A questo punto si presentava la seconda scelta fondamentale: acquistare una scheda ArcadeVGA (capace di dare in uscita in modo nativo i 15KHz) oppure acquistare/costruirsi dei convertitori, o ancora gestire il tutto esclusivamente via software... ovviamente come immaginerete ho scelto anche in questo caso l'ipotesi più economica: l'ultima!! La gestione via software può dare qualche problema ma se si fa un po' di attenzione le prestazioni sono ugualmente ottime! L'unica cosa da costruire in questo caso è un cavetto che unisce l'uscita video del PC all'ingresso video RGB del monitor, per farlo si può benissimo partire da una proluga VGA, oppure (come nel mio caso) tagliare il cavo da un vecchio monitor rotto, se i collegamenti vengono fatti correttamente e vengono collegate bene le masse il risultato finale è davvero ottimo!!

Fig 4 : Il cabinato aperto nella parte inferiore, possiamo vedere il cavo che va al monitor arcade e lo spinotto Jamma "libero" dalla scheda di Tekken 3



Fig 5 e 6: Un paio di foto al retro del monitor, nella prima si vede l'etichetta con i dati, nella seconda in basso a destra si vede il pannello di controllo per fare gli aggiustamenti del monitor mentre è in funzione, che si può staccare e utilizzare comodamente di fronte al monitor

3 - Controlli e Keyboard Hack

Sono poi giunto alla parte più "rognosa": visto che volevo risparmiare ero costretto a farmi da solo un keyboard hack per fare in modo che i comandi del cabinato facessero capo ai comandi della tastiera, per spiegarla velocemente (si trovano molti siti che lo fanno più in dettaglio) il keyboard hack serve ad individuare (e massimizzare) i tasti premibili contemporaneamente e senza effetti collaterali su una tastiera, per dare la possibilità di giocare ad almeno 2 giocatori contemporaneamente senza effetti collaterali (per farla semplice semplice vi faccio un esempio: se ci fate caso giocando con il MAME sul pc vi sarà sicuramente capitato a volte qualcosa tipo che "se il giocatore 1 va a destra e contemporaneamente preme il tasto del pugno, il giocatore 2 salta anche se non ha premuto niente", questo succede a causa delle limitazioni di una comune tastiera per PC che si esprimono in effetti collaterali di ghosting e blocking). Ho letto vari articoli sul keyboard hack per documentarmi ed ho fatto una serie di scelte a mio parere ben riuscite, ma andiamo con ordine, per prima cosa ho aperto il pannello comandi del cabinato:



Fig 7: Il pannello comandi come si presenta da chiuso

Fig 8: Il pannello comandi aperto, si possono notare le mie etichettature (vedi sotto)

Una volta aperto il pannello mi sono trovato di fronte alla cavettatura Jamma collegata ai pulsanti, fortunatamente non erano stati saldati, ma erano stati usati dei connettori "faston", mi sembrava uno spreco tagliare via tutto quindi ho deciso di etichettare i cavetti con le loro funzioni e staccarli semplicemente senza distruggerere niente, non si sa mai magari in futuro mi dovessi prendere la JPAC... (eh eh cmq non penso proprio :-P)

Il passo successivo è stato trovare una tastiera vecchia, pronta ad essere "smembrata" con mia somma fortuna (il perchè ve lo spiego dopo) ho trovato una vecchia tastiera tutta in PCB, quelle nuove hanno una serie di contatti stampati su strati di plastica. Ecco come si presentava una volta aperta:

Fig 9: La tastiera fori dal suo involucro

Il prossimo passo sarebbe stato l'individuazione della matrice della tastiera, non sto ad entrare nei dettagli (ci sono siti che lo spiegano molto bene) vi dico solo che ci vuole un sacco di tempo e pazienza, e vi serve un tester, se non l'avete potete costruirvene uno artigianale come vedete qui sotto:

Fig 10: Il tester "fatto in casa" consiste semplicemente in 3 pezzi di filo, una pila da 9 volt e una lampadina sempre da 9 volt, se chiudete il circuito facendo contatto con i fili la lampadina si accende! Semplice ed efficace!

Una volta individuata la matrice ho scelto i tasti ottimali ai miei fini (cioè totalmente indipendenti l'uno dall'altro, senza effetti di blocking o ghosting) e mi sono apprestato a saldari, ma qui viene il bello: fortunatamente la tastiera era composta da un buon PCB rigido e ponticelli di metallo saldati a mano uno a uno dai cinesi :-P (cosa rara da trovare nelle tastiere moderne) perciò non aveva proprio senso spaccare il PCB o andare a saldare sul chip principale, potevo saldare direttamente sui ponticelli metallici, che si prestavano perfettamente alla cosa!!! In questo modo è stato possibile preservare la tastiera originale, i fili saldati risultano essere solo un'aggiunta che non inficia in nessun modo il funzionamento della tastiera classica!! Bello vero?

Fig 11: Ecco come si presenta la tastiera con i fili saldati (il lato con i tasti e quello rivolto sul tavolo)

Fig 12: Una volta chiuso il coperchio posteriore la tastiera era come nuova, con l'eccezione che uscivano un sacco di fili :-P

Dopo tutto questo lavoro sul keyboard hack non valeva proprio la pena collegare i comandi alla meno peggio... cosi' ho acquistato un paio di morsettiere "mammuth" del tipo sganciabile (cioè formate da 2 parti separabili, molto utile nel caso si voglia staccare la tastiera dal cabinato) per una spesa di 8 euro. Già che c'ero ho preso anche dei connettori faston nuovi e armato pazienza ho preparato tutti i cavetti da collegare ai comandi, fortunatamente avevo parecchio cavetto a casa perchè ce ne vuole veramente tanto!!! Ho usato diversi colori per differenziare il più possibile le tipologie di collegamento (blu pulsanti, rosso joystick, bianco colonne della matrice, verde righe della matrice)



Fig 13: Ecco come appare il pannello comandi con la nuova cablatura, la foto non gli fa onore ma è venuta davvero ordinata grazie alle morsettiere che ho avvitato alla plancia (ma come dicevo prima sono smontabili nel caso volessi staccare la tastiera per manutenzione)


Fig 14: Iil test finale della tastiera in atto!! Alla fine ho ottenuto i comandi perfetti per 2 giocatori con 6 tasti ciascuno (mi riservo di aggiungere in futuro al pannello 2 pulsanti per ogni giocatore, ma intanto che c'ero ho fatto la predisposizione)

4 - Setup del PC e software

Per realizzare il PC da dedicare al cabinato ho usato pezzi di recupero da PC vecchi, quindi purtroppo non dispongo di una gran dotazione hardware ma si fa sempre in tempo ad upgradare no? Per iniziare ero interessato a far girare qualche gioco classico quindi la configurazione poteva essere sufficiente:

Celeron 300A Mendocino (purtroppo non ricordo come overclockarlo...)
Scheda madre Asus P2B
64Mb RAM PC100
Scheda video Matrox G200 (non meglio specificata)
Scheda Audio Sound Blaster Live PCI
CD-Rom 40x
Vecchio case ATX smembrato (ho tenuto solo le parti essenziali)
Monitor 14" di appoggio per i test

Come software ho preso l'ottimo AdvanceCD di Andrea Mazzoleni (http://advancemame.sourceforge.net), pensato per realizzare dei liveCD linux che facciano partire direttamente i giochi del Mame. Io l'ho leggermente modificato per farlo girare come una minidistribuzione linux sull'hard disk con prestazioni ottime!! Far girare Windows non aveva assolutamente senso ed il DOS era veramente poco performante! Perciò questa soluzione linux ridotta all'osso era proprio quello che faceva al caso mio!!

Fig 15: Il menù dell'AdvanceCD in azione, col joystick si può scegliere comodamente il gioco da lanciare

Fig 16: Il mitico Rampage in azione! Non vi dico emozione a rivederlo su un cabinato... e in casa mia!!!

<foto cancellata per errore, la rifarò appena possibile>
Fig 17: La versione finale del cabinato in tutto il suo splendore!!!

Con questa immagine concludo questa pagina che vuole essere un tributo ai giochi da sala del passato (molti di essi meritano ancora di essere giocati) ma anche la dimostrazione che con un po' di impegno e buona volontà chiunque può realizzare una macchina arcade da sogno da piazzare nel proprio salotto con una spesa davvero minima!!!

Buon retro-gaming!
- Daniele "Wergio" Vergìni

Aggiornamento del 10/6/2005

Ho sostituito il vetusto hardware con un più "moderno" PentiumIII 733 e l'ho dotato di ben 256Mb di Ram, ora non c'è gioco che scatti o non parta tranne pochissime eccezioni.